mercoledì 1 luglio 2015

YOOX Net-A-Porter vs AMAZON


Il 31/03/2015 è stata annunciata la fusione tra due grandi compagnie di e-commerce retail online: YOOX e Net-A-Porter. La decisione è stata presa a seguito di numerosi incontri tra gli amministratori di YOOX e i vertici di N-A-P e Richemont. Probabilmente la fusione è stata voluta più da Richemont che da YOOX, inizialmente, con lo scopo di entrare in un gruppo forte, sbarazzandosi di una controllata piuttosto problematica per il bilancio consolidato del gruppo Svizzero. Questo può essere facilmente intuito, se si va a leggere la conferenza stampa di YOOX in seguito all'annuncio della fusione sul sito http://www.yooxgroup.com/it/pages/all-news/comunicati-stampa/; viene descritta la compagine sociale e la ripartizione dei voti post fusione, dove Richemont ha accettato un abbattimento del 50% dei diritti di voto rispetto alla proprietà del capitale.


La strategia può essere vista non solo come ottimo deal per Richemont, ma anche per il gruppo bolognese. Quest'ultimo oltre a poter arrivare in mercati geograficamente più lontani scavalcando così alte barriere all'entrare ha potuto costruire, a sua volta, un più alto muro per eventuali futuri competitors d'oltreoceano. Il più temuto a mio avviso, potrebbe essere proprio Amazon. Il colosso americano è già fortemente presente in Italia nel retail online, ma non nel settore in cui opera YOOX e N-A-P. La preoccupazione dei due operatori del lusso potrebbe essere stata proprio quella di una eventuale entrata di prepotenza della compagnia americana nel settore in questione. Questo, a mio avviso, può aver spinto il gruppo di Bologna a trovare un partner forte, complementare e col quale poter creare sinergie, al fine di meglio competere contro Amazon nel momento in cui entrerà. E' facile credere che la compagnia americana possa entrare in questo settore, in particolare per il seguente motivo: a fronte di un tasso di crescita medio del 6% del settore lusso, ci si attende un aumento del 17% del rendimento online del settore. In un contesto macroeconomico di tassi eccessivamente bassi, numeri del genere sono da capogiro. Difficile credere che Amazon possa lasciarsi scappare un progetto del genere.

Potrà rivelarsi una bella battaglia tra i due gruppi. A questo punto un investitore che dovesse scegliere su quale impresa investire tra quelle presentate, quale potrebbe scegliere? Il vantaggio competitivo dovrebbe essere uno dei fattori su cui basare la propria scelta; il problema è che nel mondo dell'e-commerce e della tecnologia le cose cambiano davvero troppo in fretta e una scelta giudicata ottima exante, potrebbe rivelarsi errata expost. Tempo di comprare una borsa per la propria ragazza su uno dei più famosi ed affidabili siti online, che ne spunta subito un altro il quale, per modello di business, innovazione di prodotto, ecc..., può davvero cambiare il modo di approcciarsi a questo mondo. Davvero non saprei come comportarmi nella valutazione delle due compagnie in questione, perché probabilmente si rischia che il vantaggio competitivo acquisito con tanta fatica da una delle due, venga bruciato dal nerd di turno che entra sul mercato con qualcosa di stravolgente. Quindi ad ognuno la sua valutazione.

Vero è che per gli uomini sarebbe più facile. Invece che portare la propria ragazza a fare shopping in giro per negozi, basterebbe sedersi sul divano, aprire il computer e inserire il numero della carta di credito.



Lo studente, Matthew Shod


Nessun commento:

Posta un commento