venerdì 31 luglio 2015

Investire in Procter&Gamble?





La Procter and Gamble Company (P&G) è focalizzata sulla fornitura di beni di consumo. I prodotti della società sono venduti in oltre 180 paesi, in primo luogo tramite la grande distribuzione, negozi di alimentari, negozi di proprietà e di quartiere. Servono molti consumatori nei mercati emergenti operando in circa 80 paesi. P&G è composta da tre unità di business globali: bellezza e cura del corpo, salute e benessere e cura della casa. E’ davvero una società interessante e, a mio avviso, diventa sempre più appetibile, perché rispetto ad inizio 2015 dove quotava più di 90 dollari, ad oggi (31/07/15) è circa sui 77.

I vantaggi competitivi sono indiscussi. Circa 2 miliardi di persone utilizzano un prodotto P&G ogni giorno e la società ha dichiarato di voler aumentare di 1 miliardo questo numero…ma tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. I vantaggi competitivi sono uno dei fattori su cui molti si concentrano per la valutazione di un’impresa. Questo titolo si trova nei portafogli di circa 13 miliardari, tra i quali anche il mio idolo Warren Buffet. La sua capillarità a livello mondiale, la sua diversificazione e il suo numero spropositato di marchi, rende P&G una delle multinazionali più appetibili al mondo a mio avviso, se si riuscisse ad acquistarla ad un buon prezzo o almeno ad un prezzo in linea col suo valore fondamentale.

Procter&Gamble è un titolo difensivo che opera in un settore a basso rischio come quello dei consumi non ciclici. Caratteristica di questo tipo di titoli è quella di avere un andamento spesso completamente slegato dall'andamento generale del mercato, di offrire buoni dividendi agli azionisti e di mantenere una certa solidità nei livelli di quotazione. Nel caso particolare di Procter & Gamble la forza dei marchi e la diversificazione planetaria dell'attività rendono il titolo particolarmente adatto a offrire un valido rifugio nelle fasi negative del mercato. Con questo voglio dire che indipendentemente dal momento in cui lo si compra o dal momento in cui lo si ha in portafoglio, non viene influenzato dalle fasi negative del ciclo economico dato che si tratta di un’impresa che produce e commercializza beni che vengono utilizzati tutti i giorni. Altri settori, come quello tech, al contrario, ne risentono molto. In questo senso P&G cavalca l’onda della tecnologia per migliorare le fasi della filiera in cui opera, non interviene direttamente, dato che opera in un settore totalmente passivo sotto questo punto di vista.

Inutile stare ad elencare tutti i brandi di proprietà di P&G, ma recentemente ha ceduto circa 43 marchi di bellezza alla Società Coty per 12,5 miliardi di dollari ed il marchio e l’azienda Duracell alla Berkshire Hathawaym per 4,5 miliardi di dollari. La ratio si pone in un cambiamento di rotta deciso dall’attuale CEO A.G. Lafley, il quale ha deciso di concentrarsi sui migliori prodotti e mercati. Questa scelta strategica di cessione dei brand non-core ha lo scopo di migliorare la debole crescita della società degli ultimi anni. Motivo in più per scegliere di investire in P&G perché, se questa non riusciva a sfruttare tali brand al meglio, la scelta del disinvestimento è sempre ottima cosa e non deve essere sempre vista come un fallimento del management.

Altro fattore interessante da considerare sono i dividendi. I dati seguenti sono un po’ datati, ma è giusto per rendere l’idea. Se aveste investito 1.000 $ in P&G nel 1990, nel 2012 dal vostro investimento totale (compresi i dividendi) avreste ottenuto il 1.675%. Investire in Procter & Gamble all'inizio del 1990 avrebbe trasformato 1.000 dollari in 17.754 $ (il rendimento del 1.398%, più l'investimento iniziale). Il tasso di crescita annuale composto è di circa l’11,80%. Ad oggi, il dividend yield è di oltre il 3.3%. Molti investitori ritengono che investire in titoli con il solo scopo di ottenere alti dividendi sia una magra consolazione. Altri invece, hanno fatto di questi titoli la loro fortuna. Il mondo degli investitori è molto segmentato in questo senso. Io ritengo che P&G sia una società solida, multinazionale, con enormi vantaggi competitivi e che abbia una storia di crescita dei dividendi migliori in assoluto. Guardare solo ai dividendi probabilmente è una visione miope, ma se combiniamo questo pregio con tutti i fattori precedenti vediamo che P&G potrebbe essere un buon affare. Dico potrebbe, perché dipende qual è il prezzo a cui si investe.

Il 30 luglio 2015 è uscito sul web che Procter&Gamble ha chiuso il quarto trimestre fiscale, terminato il 30 giugno, con vendite in calo per il sesto trimestre di fila, zavorrata dal dollaro forte. Comunque per quanto mi riguarda, rimane una securities attraente in particolare per i suoi vantaggi competitivi, ma è giusto considerare tutti i fattori che ne influenzano i risultati contabili.

Facendo un riassunto, le motivazioni che potrebbero spingermi ad investire in P&G sono le seguenti:

  • vantaggi competitivi consolidati. La sua storia di quasi 180 anni la rende una delle multinazionali più longeve del mondo e con una storia in termini contabili e di cash flows da far invidia alla maggior parte delle altre multinazionali, la rende una securities da ‘BUY AND HOLD’.
  • Non ha andamenti ciclici. Produce e commercializza beni di consumo sempre necessari, indipendentemente dalla fase storica in cui ci troviamo.
  • Il target price, secondo me, si aggira intorno ai 70 dollari. Nel momento in cui ci si avvicina a quella cifra si può pensare di acquistarla. Se dovesse addirittura scendere sotto i 70 io non ci penserei due volte. Se si ha la disponibilità economica è bene acquistare un bel pacchetto azionario, per poi poter disinvestire in parte quando il prezzo raggiunge i 90-94 dollari, come avvenuto ad inizio 2015. Ma in generale deve rimanere un must nel portafoglio: BUY AND HOLD!
  • Ottimi dividendi. Uno dei dividend yield più alti della storia, consente di aver cash flows continui in modo da poter sfruttare nuove opportunità di investimento che si possono presentare al momento, se non si hanno esigenze di consumo. Oppure pensare di reinvestirli nelle stesse azioni P&G.

Rimane comunque un titolo buy and hold, non mi stancherò mai di ripeterlo. Nella costruzione di qualsiasi portafoglio dovrebbe rientrarci, indipendentemente dal metodo utilizzato per la sua costruzione e dall’avversione al rischio dell’investitore dato che si tratta di un titolo difensivo. Nel momento in cui comincerò seriamente ad investire sui mercati finanziari questa è una securities che controllerò day-to-day, cercando il momento migliore in cui entrare per poi non uscire mai o uscire solo in parte in determinate finestre temporali. Allocare il risparmio in queste aziende è esattamente quello che si dice allocare i capitali in maniera efficiente. Ma dopotutto, questa è solo l’opinione di uno studente di finanza.




Lo studente, Matthew Shod


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