sabato 22 agosto 2015

Investire nella Coca-Cola? Attenzione ai cambiamenti!
















Nel 1889 ad Atlanta, Stati Uniti, un farmacista di nome John Pemberton creò una bevanda analcolica che di lì a poco sarebbe divenuta la più popolare al mondo. Attualmente il nome di tale bevanda è la seconda parola più conosciuta al mondo dopo 'OK'. Stiamo parlando della Coca-Cola.

Molte pubblicità dell'omonima compagnia hanno affermato che la ricetta che continuano a proporre è esattamente quella del farmacista. In realtà non è così. Oggi la Coca-Cola è il soft drink più conosciuto al mondo e come tale non è alcolico, mentre inizialmente era una speciale miscela di vino e foglie di coca. Ad oggi l'alcol è stato eliminato, così come il principio attivo delle foglie di coca (da cui si ricava la cocaina). In origine conteneva tracce dell'alcaloide allucinogeno e tale bevanda costava pochi centesimi a bicchiere.

Ma quello che vorrei fare non è concentrare l'attenzione sulla ricetta, ma sull'impresa multinazionale che la produce e ne detiene il marchio: The Coca-Cola Company. In particolare su alcuni aspetti di questa lobby.

La società venne quotata in borsa nel 1919, circa trent'anni dopo la nascita della ricetta. Nel 2014 ha avuto un fatturato di 46 miliardi, a fronte di un totale di bilancio di 92 miliardi, con un utile netto di 7 miliardi - tutti dati espressi in dollari. Vorrei ricordare che sono tutti dati statici e per operare un'analisi di bilancio occorre vedere la dinamica di questi valori nel tempo. Analisi del solo ROI, ROE e degli altri parametri da poche informazioni. Bisognerebbe concentrarsi sull'azienda come tale, senza stilizzarla dietro pochi indicatori - che comunque rimangono un ottimo punto di partenza.
Dall'anno di quotazione ad oggi la capitalizzazione azionaria e i total revenues sono cresciuti costantemente e solo negli ultimi hanno ceduto un po'. Se guardiamo il grafico del valore azionario di questa impresa, vediamo immediatamente che il trend è costantemente in ascesa. Solo a fine anni novanta ha visto una discesa, il cui valore, però, è stato completamente recuperato negli ultimi anni.

Lo scopo di questo post non sarà quello di fare un'analisi di bilancio di tale impresa, perchè il lettore la può fare in maniera autonoma, oppure cercare una delle miriade di soluzioni proposte da vari siti e analisti. Il nostro scopo è quello di mostrare The Coca-Cola Company sotto un determinato aspetto, lasciando al lettore decidere se è un buon affare investire in questa multinazionale oppure no.


The Coca-Cola Company ha un impero in cui vende e produce bevande analcoliche e acqua, nonchè un ampio settore dedicato al merchandising. Lasciamo stare il loro modello di business e di distribuzione e concentriamoci sui loro prodotti. Un prodotto buono - proprio per il sapore - come la Coca-Cola non esiste a mio avviso. L'unico concorrente possibile è la Pepsi, mentre gli altri tipi di cola non sono ai quei livelli. Ormai è un prodotto internazionale, venduto in più di 200 paesi al quale si affiancano altri 400 prodotti circa sotto il controllo di questa multinazionale. I suoi vantaggi competitivi sono indiscussi, tant'è che è diventato un investimento del tipo buy-and-hold di molti miliardari. E' sempre stata la bevanda per antonomasia nei fast food e, data la loro crescita capillare e l'aumento del loro giro d'affari, questi hanno trainato anche il prodotto Coca-Cola. Di certo non è conosciuta per essere una bevanda salutare. Anzi, molti hanno cercato di fare propaganda negativa sui loro prodotti, sopratutto quelli che contengono il colorante E150d, ritenuto cancerogeno.

Ora analizziamo un attimo il cambiamento del mercato. Nel caso della Coca-Cola occorre analizzare il mercato globale. Come si può notare, sopratutto nei paesi occidentali ed in quelli sviluppati, si sta manifestando - con le ultime due generazioni - un aumento dei fenomeni di allergie ed intolleranze ad alimenti, tipi di piante, ecc... Nonchè fenomeni di asma sempre più frequenti nei giovanissimi ed un aumento spropositato dei fenomeni di celiachia. Quello che vorrei far notare è questo. Il mondo sta cambiando, sopratutto dal punto di vista alimentare e della salute. Oltre ai fatti descritti precedentemente vorrei aggiungere l'aumento - e la conseguente lotta - dell'obesità ed un maggiore sviluppo della cultura della buona alimentazione. Questi sono fenomeni che potrebbero contrastare l'ascesa, ed anche il solo mantenimento, dei ricavi di multinazionali come la Coca- Cola, la Nestlè, ecc... Nei paesi industrializzati la sensibilizzazione in queste materie sta cominciando a diventare sempre più forte. Ovviamente diverso è nei paesi più poveri o in via di sviluppo. Anzi. In questi paesi, se ci pensiamo bene, bevande di questo tipo (ricche di zuccheri e dal sapore "che ti sveglia") potrebbero aiutare la popolazione. Quello che sto cercando di dire è quanto segue. Il mercato della Coca-Cola e degli altri soft drinks affini potrebbe spostarsi, negli anni a venire, dai mercati più grandi e redditizi a quelli più piccoli - attualmente - e meno redditizi. La conseguenza sarebbe, certamente, un obbligato cambio nel modello di business, una diminuzione dei prezzi e quindi dei ricavi - se la direzione deciderà di continuare sulla strada dei prodotti core. Quando dico 'anni a venire' intendo molto molto a venire. Secondo me non sarà una cosa che vedremo molto velocemente. Ad ogni modo questo può far pensare il lettore e gli attuali investitori.


C'è un però. Un enorme, gigantesco però.


The Coca-Cola Company è una enorme multinazionale. Una potente lobby. Un'istituzione, ormai. Di centro non si fa mettere i piedi in testa molto facilmente. Basta accorgersene durante le campagne elettorali per le presidenziali americane. A queste lobby non interessa chi andrà al potere e non hanno un colore politico. Tutte, e sottolineo tutte, finanziano sia i partiti democratici che repubblicani. Non sono cose campate per aria, cercate su internet e lo potrete constatare. Tutta questa tiritera politica è solo per dire una cosa. Anche se il mercato dei soft drinks analcolici cambierà, The Coca-Cola Company potrà avere una determinata influenza anche nella politica e rallentare il processo di cambiamento, per poi cavalcare l'onda del momento. E' troppo grande, troppo forte. Recentemente abbiamo visto che l'azzardo morale dei Too Big Too Fail può portare a bruttissime conseguenze (vedi Lehman Brothers), ma qui non stiamo parlando del settore finanziario. Qui parliamo di economia reale, dove non si gioca a leva. Le cose sono molto diverse. The Coca-Cola Company riuscirà bene ad adeguarsi ai mutamenti.


Quello che un piccolo studente di finanza sta dicendo è che la Coca-Cola non potrà rimanere in steady state in eterno come molti investitori possono ritenere. E' un atteggiamento da contrarian rispetto a quello del mio idolo Warren Buffett. Ritengo che il modello di business di questa impresa si modificherà negli anni. Ad oggi la quotazione azionaria della KO è ad uno dei più alti livelli della sua storia (sui 40 dollari più o meno), quindi non conviene investire ora. Ma sappiamo che il mercato è molto molto emotivo. Appena le cose cominciano a cambiare si spaventa e secondo me è quello che succederà con la Coca-Cola nei prossimi (prossimi) anni. Le quotazioni scenderanno di molto e solo chi sarà talmente visionario da rendersi conto di cosa sta succedendo, quali siano le occasioni del momento ed i modi di reagire, riuscirà a trarne enormi profitti. Sfruttando l'emotività del mercato si potrebbe comprare qualcosa di enorme valore intrinseco al prezzo di una cassa di Coca-Cola. Da li in poi il management, che non è stupido, capirà che il modello di business non potrà più funzionare e si muoverà di conseguenza. Oppure potrebbe muoversi anche in anticipo. The Coca-Cola Company come la conosciamo oggi potrebbe mutare talmente tanto da divenire irriconoscibile, perchè il mercato, i consumatori e gli investitori, nel futuro, vorranno altro. Non più solo acqua zuccherata e coloranti, ma un prodotto nuovo. Magari si sposterà anche in un settore diverso, ma questo non lo credo. Ciononostante possiamo notare una cosa. I maggiori incrementi nelle vendite sono stati nei prodotti LIGHT e ZERO, cioè quelli a basse calorie o con calorie assenti. C'è di più. Se cercate nel web, troverete che la Coca-Cola è stata vittima di spionaggio industriale, ma non per quanto riguarda la ricetta originale della famosa bevanda, bensì per un nuovo soft drink a "calorie negative". Questo in parte sostiene la mia tesi ed in parte no. C'è sempre maggior attenzione verso il peso e la linea, ma un po' meno verso la salute. Probabilmente le cose cambieranno anche sotto quel punto di vista e sarà proprio quello il momento della svolta.

Se qualcuno riuscisse ad accorgersi quando e se il momento della svolta è imminente, troverà una grande fortuna dietro l'angolo. Il mio futuro investimento in Coca-Cola si baserà proprio su questo, perchè credo veramente in quello che dico. A questo punto vorrei il parere di uno dei big della Coca-Cola, per sentirmi dire che sono solo un piccolo studente di finanza.




Lo studente, Matthew Shod


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